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sabato 12 settembre 2015

Senza maschera

Non chiedo chiarezza. Preferisco stare seduto nei parchi a guardare i bimbi che giocano felici. E ricordare loro che tra un po' riinizia la scuola. In attesa della partita contro il Genoa. Intanto vi racconto Paulo Sousa senza maschera. L’altra intervista. Vi rivelo il retroscena che ha portato la società a consegnare al tecnico giocatori contati in difesa. E’ un input dello stesso Sousa, che deriva da un’esperienza maturata in giovane età. Non solo Rossi titolare, la notizia è che una volta, al bivio di una scelta difficile, chiese aiuto al padre. E lui, da saggio qual è, gli disse: 'Cretino, non vedi che è senso unico'. Le scelte del resto sono quelle cose che ti portano in giro a far danni. Poi ha raccontato che il padre, se pur anziano rimane un punto di riferimento. Persona sempre molto lucida, saggia e presente. L’ha chiamato l’altro giorno per raccontargli che aveva scommesso 100 € con Cognigni, sicuro che avrebbe battuto il Torino. Il padre è rimasto un po’perplesso, alla fine ha domandato che cosa volesse da lui. E’ così che gli ha chiesto 100 € in prestito. E quando parla del padre si ravviva come se davanti avesse il Milan di Sinisa. Si è aperto come la difesa di Mihailovic, e così ci ha svelato alcune delle sue passioni. Il padre è un grande cacciatore, e siccome è anche un gran vegetariano, quando va nei boschi spara ai funghi. Ancora si commuove al ricordo di quando, dopo 30 anni, sua madre fece piangere di felicità il padre dicendogli che finalmente aveva capito la regola del gol che fuori casa vale doppio. L’unica cosa che gli rimprovera è di non averlo spronato a studiare. Per il padre la scuola avrebbe dovuto soprattutto preparare i giovani alle strette di mano da parte delle persone sudate. Sousa denuncia che l’aver smesso di studiare così presto lo ha portato a credere che ecc. ecc. significasse ecchecazzo ecchecazzo. Il padre oggi è anziano, ma si aggiorna ed è sempre al passo coi tempi. Per scorrere il touch screen, si bagna l'indice con la lingua, come quando gira la pagina del giornale. In famiglia c’è una grande tradizione romantica, quella delle dichiarazioni d’amore. E quella del padre rimane inarrivabile, ricamata su un arazzo appeso alle pareti del grande salone insieme a tutti i trofei di Paulo, recita “Tuo padre è un ladro perché ha rubato due stelle dal cielo e te le ha messe al posto degli occhi. Poi ha preso un buco nero... e vabbè ciao”. Sua madre è lì che ancora ricorda la tristezza di quando da ragazza accettò di salire a vedere la collezione di farfalle e scoprì che il padre era veramente un entomologo. Oggi Sousa non ha una storia d’amore, vive tra la casa vuota e il centro sportivo. Usa il calcio come medicina per curare la solitudine. L'ultima volta che si è sentito importante per una donna, è stato quando usciva da un parcheggio pieno, e quella tipa stava cercando un posto.




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