.

.

domenica 27 settembre 2015

La domenica mattina

Ci sono certe domeniche mattina in cui la Rita si alza preoccupata solo perché ultimamente giro per casa con il caschetto da ciclista. Sa che il mio incubo è quello di prendere una botta in testa e risvegliarmi estroverso. Non è tanto avere a fianco un marito con il caschetto, seduto sul divano a vedere “Downton Abbey”. Quanto sapere che non ho la bicicletta e che quindi la domenica mattina non mi levo dalle palle. Come ci sono domeniche mattina dove ho in testa un magazzino pieno di polvere da sparo cazzate, e sono pronto ad usarla contro di voi. Altre invece. che siccome a Firenze la meta più ambita dai gruppi di turisti è Inmezzoallepalle, quando parto per andare al mare vedo gente che va a correre, come se i divani non fossero mai esistiti. Domenica scorsa stavo per andare a correre anch’io col mio caschetto, poi mi sono ricordato di avere due birre in frigo che stanno per scadere nel 2017, e non se n’è fatto più niente. Domeniche mattina nelle quali si conosce già la formazione, con la linea d’attacco che vede Jeff Koons affiancare il David di Michelangelo. E il problema di certe domeniche mattina è che appena apro gli occhi comincio a dire cazzate, e così la Rita ci tiene a precisare che se voleva svegliarsi allegra, sarebbe nata chirurgo. Allora mi modero, mi limito, mi adatto insomma a chi mi sta vicino, perché se la vita fosse facile si chiamerebbe come la sorella del Salucci. Per fortuna ci sono domeniche mattina più spirituali, allora osservo un minuto di silenzio per tutti quelli che pensavano di svoltare aprendo un negozio di sigarette elettroniche. Ci sono domeniche mattina di profonde riflessioni. Capita dopo il maritozzo con la panna e il caffè macchiato, di pensare che sono costretto a guardare trasmissioni come l'Eredità o i Pacchi per sapere in anticipo chi sarà il prossimo Presidente del Consiglio. Ci sono domeniche mattina di pianificazioni. Dove stabilisci definitivamente che il giorno in cui mi accuseranno di omicidio, vi userò come alibi per la mia infermità mentale. Una domenica mattina italiana da non inquinare con lo sversamento di termini come "Weekend" invece di fine settimana, "Breakfast" invece di colazione, "Blogger" invece di disoccupato. Poi ci sono domeniche mattina prima di Inter- Fiorentina dove ti chiedi che male fa uno se sta nel suo angolino di una domenica mattina ad inventarsi finali alternativi ad uno zero a zero squallido. Con gol partita di Babacar al novantatreesimo.



Nessun commento:

Posta un commento