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giovedì 19 maggio 2022

San Freud-iano


La nostra tendenza a fallire gli appuntamenti che contano, o se preferite il “mai una gioia”, dopo Genova mi ha ricordato Berlusconi che dice sempre le stesse cose dal 94. Intendo che c’è una sinistra da battere. Tra le tante possibili soluzioni per migliorare la squadra e metterla in qualche modo al riparo da questi rovesci improvvisi, scelgo la più facile, anche se parziale, quella del centravanti che fa gol. Che sembrerà anche una banalità, ma le cose semplici sono quelle che funzionano meglio. Prendete il problema dei cinghiali a Roma, sono tutti lì a grattarsi la pera per cercare una soluzione, quando sarebbe sufficiente introdurre il nemico naturale: la pappardella. Sono ancora scioccato dalla partita con la Samp, questa come quella con il Toro, Udinese, Venezia, Salernitana sono state giornate nelle quali ho rimpianto il lockdown. Poi a dirla tutta, con questi ritmi frenetici nei quali siamo costretti a vivere, ci manca pure il tempo per goderci questi fallimenti in santa pace. Secondo Freud i sogni sono la voce del subconscio, e a quanto pare il subconscio insiste nel volere una rovesciata vincente di Cabral. Il perché voglia una rovesciata vincente di Cabral questo Freud non lo spiega. Poi agli ossessionati dalla panchina chiedo se hanno mai visto Pioli e John Malkovich nella stessa stanza. Alla fine cosa mi rimarrà di questa stagione? A prescindere dal risultato con la Juve, un anno in più, ma niente di serio. A meno che per voi questa sia invece la stagione delle Birkenstock.

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