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giovedì 5 maggio 2022

Il nutrizionista


Il Bambi è contento di entrare al bar senza più mascherina, ma al tempo stesso adesso si trova in imbarazzo a chiedere un cappuccio. Per gli antistaminici, invece, non è cambiato niente. E quando dico che la storia è piena di episodi orribili che ciclicamente si ripetono, mi riferisco per esempio a quanto accade in foto. Ho riflettuto molto sulla qualità del tiro dei nostri attaccanti, e mi è venuto di fare un parallelo su mia madre e di quanto potrebbe valere a confronto dei 27 di Nico, lei che aveva una media di 10 su 10 al lancio della ciabatta. Oggi varrebbe di più persino di Vlahovic alla Juve. Poi guardandomi intorno francamente non capisco proprio quale possa essere il senso di indossare la gonna se poi si è costretti a passare la giornata camminando con cautela come se la passera potesse volare via. Abbandonate la prudenza e fateci vedere il ministero. Con un amico nutrizionista ho fatto invece un parallelo con la felicità della vittoria Viola, che secondo suoi specifici approfondimenti biochimici vale come mangiare del cioccolato, mentre la sconfitta ( anche la vittoria del ceppicone) vale come scuocere la pasta. Poi in un orecchio, saputo delle mie nozze d’argento, mi ha sussurrato che in amore vince chi frigge. Mi diceva anche della carezza di un profumo, ma non ho capito bene se si riferisse alle cotolette. Parlando di questo periodo di magra della Fiorentina, sempre lui ha voluto precisare che fare dieta significa proprio ridurre oppure eliminare cose, tipo appunto il buonumore. Poi l’ho portato fuori dalla sua comfort zone cercando così di metterlo in difficoltà, gli ho  chiesto di dimostrarmi in qualche modo che le campane non sono strumenti a corda. Ci fosse almeno un bugiardino che ci viene in soccorso, così come succede quando ci viene consigliato che se il problema persiste bisogna insultare il medico, se continuiamo a perdere chi dobbiamo insultare?

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