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mercoledì 4 maggio 2022

L'argento che non merito


I 27 per Nico mi sembrano come quelli spesi per una pizza da Briatore, così come certe reazioni di Quarta le utilizzerei per menare l’idiota in macchina nella pubblicità di Facilepuntoit. Ieri ho visto un cane gigantesco che rincorreva senza speranza una lucertola e mi è subito venuta in mente la metafora della nostra lotta contro le romane. Tanto a me va bene pure parlare di un finale di campionato dove avremo scalato al massimo cime di rapa. Una speranza però ci arriva dal manoscritto inedito di Leopardi ritrovato nella Biblioteca di Napoli, un quadernetto composto dal poeta appena sedicenne e ancora nel pieno dell’ottimismo dove in un passaggio parla di una rovesciata vincente di Cabral contro la Roma. Sfumata la coppa non ci resteranno che le giornate più lunghe, i tramonti sull'Argentario, il bicchiere di vino bianco, le chiacchere. E sto. Temo comunque che il mio psicanalista sia un autodidatta altrimenti non capisco perché ieri sorridevo sereno mentre festeggiavamo le nozze d’argento con una bottiglia di Kerner, invece dello yogurt da bere. Poi ho discusso un po’ con la Rita perché sosteneva che le righe orizzontali ingrassano mentre io sottolineavo che agevolano la lettura del fuorigioco. Le nozze d’argento sono state anche il momento per fare riflessioni sulla Rita che è arrivata ad un’età nella quale si impegna a fondo nella gestione della casa e poi è troppo stanca, spettinata, e sbattuta, per farsi i selfie in lingerie.

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