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sabato 19 febbraio 2022

Flebo e bidelli


Oggi gare a Livorno uguale cacciucco, incipit che chiama con forza  il vino rosso. Purtroppo più invecchio e più mi rendo conto che l’esperienza uccide la magia. Poi arriverà il giorno in cui ci toccherà ricordare quando qui era tutto gin tonic. Quanto sono lontani i tempi che già alle 11.30 il Bambi passava all’eroina, e dove l’unico momento d’entusiasmo era quando preparava i toast. Finita la ristrutturazione, posizionate carte da parati varie, e anche le luci è tempo di quadri, nature morte comprese. Volevo mettere anche qualche nudo femminile, poi però il Benedetti mi ha fatto presente che Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza mentre la donna l’ha fatta fare a un’azienda albanese scelta con un appalto ancora oggi poco limpido. Quindi per paura di finire in qualche inchiesta, e visto che uno degli operai era giustappunto albanese, scelgo l’informale che è un po’ come il valore dei giocatori, ognuno può dargli quello che vuole. Per parlare di calcio il problema di noi che gestiamo blog, e che di quello dovrebbero interessarsi, è la difficoltà a fare persino gli auguri alla squadra perché c’è sempre qualcuno che ti dirà che la squadra va festeggiata ogni giorno. Fino a quando non mi ritroveranno attaccato a una flebo di Riesling. Ed è grazie all’alcol che affiorano i ricordi, mi viene in mente di quando andavo fiero di avere il bidello più sottovalutato del mondo, che  invece apprezzavo enormemente perché ne conoscevo perfettamente le doti, e che per questo chiamavo Hemingway. Sarà una mia debolezza, ma ancora oggi stravedo per chi suona la campanella.

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