I miei nuovi eroi ormai sono quelli che riescono a cacare in vacanza. O forse per farmi innamorare nuovamente del calcio dovrebbero togliere il fuorigioco e ogni tre tiri fuori un gol. Forse l’età o forse questi ultimi anni indecenti per chi ama la Viola, nei quali l’impresa del tizio che dopo aver litigato con la moglie si è fatto 450 km a piedi da Como a Fano ha illuminato la volta celeste brillando come la più luminosa delle stelle. Un epoca di campagne acquisti immonde dove l’acquisto più prezioso è stato lo zafferano in pistilli. O forse dovrei essere solo consolato come la terra dalla pioggia. O forse è preferibile la compagnia di chi divora libri, Tenco, e ciliegie. O forse è solo il tempo della poesia ermetica dal titolo “Forse”. Poesia: “Un giorno vinceremo. Forse.” Ma se vogliamo una maglia veramente vintage stampiamoci Rocky e Adriana. O forse siamo solo in quel purgatorio che ho sempre immaginato essere un gigantesco clistere. Di nuovo coprifuoco intanto a Barcellona, ma Firenze per una volta è più forte, qui ad agosto è mortale anche senza virus. O forse Messi prima o poi smetterà.
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