Antognoni o non Antognoni il vero problema è quando a essere no vax è uno a cui vuoi bene. Rocco in tutto ciò è solo lo schizzo dello spicchio che ti arriva in un occhio. E’ lo spicchio dei tempi. Così come la mia illusione preferita è pensare che tutti abbiano un Riesling in frigo. Mentre Antognoni al Bambi ricorda il gelato al limone con lo stecco di liquirizia. Poi si potrà anche discutere se Giancarlo sia paragonabile ad avere una canoa nel garage di Borgo Tegolaio. La fortuna per l’eventuale cambio di colore delle regioni è avere in casa un fustino di Dixan che va bene sia per i bianchi che per i colorati. Per fare un discorso che rientra non nel politicamente corretto, ma in quello decaffeinato, un discorso riferito a Barone e Commisso, ma con le parole di Camilleri, non bisogna mai avere paura dell’altro, perché tu, rispetto all’altro, sei l’altro. Se ciò che scrivo vi sembra un po’ disarmonico è perché quando apro il frigo e lo guardo assorto senza sapere cosa cercare, quello che sto cercando in realtà è la passionaccia Viola, che non riesco a vedere perché si trova in fondo al cassetto delle verdure. Ma scrivere per anni, tutti i giorni mi salva almeno dalle droghe sintetiche. Comunque se c’è da preoccuparsi contate pure su di me. Alla notifica “Antognoni è uscito dal gruppo” rispondo che non è la serata giusta per scrivere, ma tipo da anni. Vorrei tornare a vedere il calcio con gli occhi di un bambino. Di quel bambino.
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