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martedì 22 dicembre 2020

Il privilegio vero


Con Netflix non ho problemi, se non ricordo dove ero rimasto riguardo la puntata di quella stagione, ma con i DPCM non è possibile, ne perdi uno e non capisci più la trama. Tra giallo, rosso e arancione rinforzato arriva la Juve che per non sbagliare è a strisce. In tutto questo scatafascio il colpevole è uno, uno solo, il paziente zero da cui tutto è partito. Il ceppicone zero al quale hanno seguito le varianti. Ma la responsabilità è la sua. E’ da lì che parte tutto, come la gente che esce e si incazza con quelli che escono, che a loro volta si incazzano con gli altri perché escono, si mettano d’accordo: trovino quello che è uscito per primo e s’incazzino con lui. Io l’ho trovato per voi: PIOLI. Mentre la variante del virus is on the table. Se oggi andrà male, e se neanche il Milan ci assegnerà il premio di consolazione, vi ricordo che c’è sempre la bellezza del capezzolo turgido. Inarrivabile. In mezzo allo scoramento Viola, sguardi impauriti dalla retrocessione e persi nel caos pandemico, atmosfere orwelliane, paranoie e parate zero perché non si tira in porta, conversazioni catatoniche, atavici sensi di colpa per non aver riconosciuto il talento di Hagi, un unico grido disperato: W LA FICA. Sennò al limite ci prendiamo un Oki. Per dare la colpa sempre a LUI, siamo d’accordo eh? Se perdiamo diremo tutti la stessa cosa, ovvero che la squadra aveva delle patologie pregresse. Se qualcuno vorrà invece addentrarsi in analisi tecniche, se fumatore, prima di sparare a zero su chicchessia, dovrà tenere conto che è notorio che il fumatore DOC tiene un accendino in ogni stanza e poi accende la sigaretta dal fornello della cucina. Per quanto mi riguarda, il privilegio vero, oltre a nuotare, è rimanere lontani dalle notizie.

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