A proposito del mercato di gennaio limitante, (che per comodità chiameremo Mammana) quando cioè il mancato intervento della società provocò così tanta frustrazione e conseguente mancanza di motivazioni, esce fuori solo oggi la notizia (fonte Buk) che in quel periodo Sousa era diventato talmente apatico da non essere più il bel portoghese propositivo che tutti conoscevano a Bagno a Ripoli, uomo d’iniziativa che perse persino una delle sue grandi passioni; quella di fermarsi la mattina a fare benzina al self-service. Da quel mercato in poi solo "servito". E anche i giocatori non riuscirono più a reagire, nemmeno quando cominciarono a subire umilianti tunnel di suola, tutto gli scivolava addosso tanto che scivolarono anche in classifica. Il mercato Mammana ha fatto sì che stasera non ci sarà Kalinic e ironia della sorte nemmeno Benalouane. Piove sul bagnato quindi, e già da qualche giorno. E’ scontato però che stasera durante la partita uno possa approfittarne e chiedermi (sempre se riuscirò a vederla) se anche per me i DV sono la peggior proprietà, risponderei sempre OK, così come risponderei se mi chiedessero se voglio un bicchiere di Sylvaner dell'Abbazia di Novacella o il ritorno di Cecchi Gori. L’unica cosa che mi verrà in mente, ma solo alla fine del primo tempo, è cosa potrebbe succedere al fronte interno del malcontento se i DV campassero a lungo come la regina Elisabetta. Comunque sono convinto che noi fiorentini in quanto brontoloni abbiamo bisogno dei Della Valle così come gli interisti hanno bisogno degli juventini (neuro e psichiatria). Confesso che il lavoro mi assorbe un po’ e che questo è un editoriale scritto apposta per allentare quella tensione, ma anche per distrarre voi che siete sempre così “emosionali”. Giusto per non parlare di chi sostituirà Kalinic in mancanza di Zarate, perché se Firenze non è Lecce anche Roma non è Genova, vi parlerò invece del ritrovamento in archivio di una vecchia foto che servirà a rassicurare tutti quelli convinti che sia toccato solo a loro cadere sotto la scure di quel mercato, mentre già nei primi del 900 si applicavano tagli. Insomma, il mio input dalla Valle Isarco è di abbandonare l’ossessione di quel gennaio maledetto e di godersi lo spettacolo della Fiorentina dei giovani Viola che avanzano. Tranquilli, il peggio è passato e il meglio è fritto.
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