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giovedì 2 febbraio 2017

La forza delle idee



Un primo tempo brutto così neanche il Palazzo di Giustizia. Ripensando a chi criticava il mercato, se solo mi fossi fatto crescere i baffi ci avrei riso sotto durante l’intervallo. E così ho pianto. Comunque anche senza baffi, e sempre a quelli che si sono lamentati del mercato di gennaio ricordo che a febbraio c’è il Festival di Sanremo. Poi è arrivato il secondo tempo a liberarci dal male. Finalmente Chiesa, quasi l’ottanta per cento di possesso palla, il gol meraviglioso di Tello, il gol da seghe al 95°, squadra comunque impresentabile. Alla fine sarà insospettabile Tello, Chiesa trascinatore che cambia la partita, si salveranno Vecino (forse, sono indeciso come quando c’è da scegliere la pizza) e Sanchez. Inguardabili invece Ilicic (sfortunato sul palo, ma il suo sembra un calcio giocato prevalentemente da fermo), Tomovic, Babacar, Borja Valero, Oliveira e Badelj. Sportiello con 2 tiri un gol alimenta la sua media non certo invidiabile. Fare gol all’ultimo istante su cross (già il terzo) non solo è gioia infinita, ma parlando da un punto di vista tattico, evidentemente è anche un accorgimento di Sousa per non essere più rimontati come era successo contro il Genoa. E con Tello a sinistra sono state le sue mosse vincenti. Malgrado la vittoria meritata per quantità e non per qualità, la squadra senza Chiesa, Bernardeschi e Kalinic perde carattere e animo combattivo, si svuota come una scarpa senza la sua bella forma di cedro. Delude il centrocampo privo di idee che consegna il compito in bianco. Devo dire che questa vittoria fa bene soprattutto a me che stavo raschiando il fondo del barile per cercare di trovare del positivo da un pareggio squallido, ottimismo che avrebbe dovuto consolarvi, già c’era stato il mercato, e avrei dovuto consigliarvi un antistress decisamente più efficace dei libri da colorare che fino a quel momento avevo in mente. Poi il gol di Tello al 95° mi ha salvato da una gran brutta situazione, una vera e propria liberazione. Giornata veramente splendida quella di ieri, è vero insomma che il buongiorno si vede dal mattino, perché se è finita alla grande era cominciata bene con la colazione da Giorgio e proseguita meglio. Non trovavo parcheggio ma non mi sono buttato giù pensando al mancato arrivo di un difensore, ho cercato di fare la frittata con le uova che avevo e così con la forza delle idee che mi ritrovo ho bucato una gomma e ho portato la macchina dal gommaio che sta accanto all’ufficio.

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