C’è gente che passa di lì per caso e col tempismo involontario tipico di chi fa cose a sua insaputa, di fatto entra nelle nostre vite, mi riferisco al Milic di sabato sera sul prato del Franchi e a Gabbani sul palco di Sanremo. Ieri, nella giornata di scarico, ho avuto modo di ripensare a Samir, cliente difficile non solo per Chiesa visto che è uno di quei difensori che guarda sempre il pallone e hai voglia a fare tutte le finte che vuoi. Ricorda nel mondo animale le femmine di pavone più furbe, quelle cioè che guardano l’uccello e ignorano la ruota. Poi dobbiamo metterci in testa che possiamo essere felici pur essendo tifosi della Fiorentina, anche se fuori dai grandi bacini d’utenza e dai fatturati, pur costretti ad attraversare vicissitudini complicate come l’ennesimo sorpasso di Montella in classifica, prima lo capiremo e prima riusciremo a goderci il privilegio di emozionarci per quella maglia Viola. Spaghetti aglio, olio e peperoncino sono o non sono la dimostrazione che anche i poveri possono essere felici? Mettici poi che questo stato di infelicità artificiale viene amplificato dalla Rete, il malumore si moltiplica su Internet, la facilità di accedere alle notizie di taglio catastrofico e di poterle commentare fa da cassa di risonanza creando la percezione dell’imminente gol di Salah. La stessa identica cosa che succede agli chef sempre più in televisione e meno in cucina, Cracco addirittura ospite di Sanremo, quando un tempo i cuochi li conoscevi solo se trovavi una mosca nel piatto. Il tifoso online protagonista crede sempre di più al detto giapponese che se non fotografi e pubblichi vuol dire che mangi i bastoncini Findus. Qui si continua a pretendere chiarezza, si misurano le parole cercando di dissotterrare le bugie dei padroni, di scoprire dolo nelle dichiarazioni, il tutto sempre più lontano dal Viale Fanti, una passione in contumacia insomma. Vivisezioniamo le interviste usando algoritmi sempre più sofisticati per decriptare la volontà di dismissione, ormai ci sono agenzie investigative che si occupano solo di pontellizzazione, quando cosa ne sanno le frasi di senso compiuto di ciò che può essere un sospiro mentre un pensiero ti sfiora dopo un gol di Enrico Chiesa. Per evitare che dell’amore ti restino solo le maniglie perché vuoi la concretezza dei fatti, per San Valentino, allora, non ti resta che regalargli una Ignis a 299.
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