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mercoledì 31 agosto 2016

La "gocciolella"



Un buio così non l’avevo visto nemmeno dopo il fallimento della Fiorentina. In città le luci schermano la bellezza delle notti d’estate. E il buio è sbiadito come le nostre facce dopo un inverno. In mezzo a questa natura tutto torna magicamente a posto, lontano dai grandi centri sembra che il cielo sia il giocatore più rappresentativo. Quello con la fascia di capitano. Un cielo fantastico, pieno di stelle. Ecco cosa manca veramente in San Frediano dopo che è stata sistemata anche la difesa, manca il rumore del mare e un cielo imbottito di stelle invece del solito lampredotto. Insomma, di così nero ricordo solo la passera della Beatrice dalle poppe grosse. Un amore velocemente passato dalle stelle alle stalle. Come Mario Gomez. Poi le luci dell’alba fanno capolino sulle prime ipotesi di calciomercato che hanno la stessa credibilità di certi articoli su settimanali femminili, che da una parte spiegano come non farsi condizionare dagli altri, e poi giù 3457 pagine di pubblicità. Adesso mi corre l’obbligo di precisare che se sono tre giorni che non indosso nessun tipo di calzatura, non è perché sapevo che avrebbero venduto Alonso. Non ho niente contro loro e contro le loro scarpe, vivo scalzo perché c’è solo la sabbia che mi divide dal mare. Nel frattempo Mentana inventa il termine “webeti” per indicare i cretini che scrivono sciocchezze sui social, penso si possa tranquillamente estendere anche a quelli che fanno ipotesi sul mercato della Fiorentina. E a questo proposito la Rita in questi giorni di facile ironia nei confronti dei giornalisti sportivi, mi sta minando certa spavalderia sanfredianina innata e soprattutto immotivata, me le butta lì incrinandomi le certezze. A un certo punto mi ha chiesto se non esagerassi un po’ troppo con tutto questo scetticismo verso chi scrive di mercato, una “gocciolella” che si fa spazio senza fretta durante i chilometri di passeggiate tra mare e dune di macchia mediterranea, fino a quando non  ha affondato il colpo ricordandomi che anche  lei non credeva nella stregoneria, ma poi in lavatrice ha cominciato ad usare i foglietti acchiappacolore. Infine non vi limitate solo a prendere atto che oggi  è l’ultimo giorno di trattative, il famoso “ne riparliamo a settembre” è già domani.

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