La Fiorentina non costruisce ma comunque non molla mai e rimane in partita fino ala fine. Non è che sia poi così scontato a Torino, e tra le note positive ci metto anche l’esordio di Chiesa e il ritrovato feeling con la porta di Kalinic, che pur isolato come un impianto elettrico da mettere a norma, lotta e timbra il cartellino al minuto 70. Deludono invece Bernardeschi e ilicic (anche se Josip ha il merito di battere l’angolo del pareggio), non sviluppano gioco Badelj e Vecino per un centrocampo inappetente, disastroso Tata con i piedi, più impegnato però dai compagni con dei retropassaggi che non dagli attaccanti juventini. Sono stati gli inserimenti di Kedhira a decidere la partita in mezzo a tante gambe imballate che ci servono per ricordare gli ottant’anni delle gemelle Kessler. Grande spessore tecnico e forza fisica della Juve che vince con delle belle iniezioni di quella panchina che grazie a Higuain non è più da considerarsi lunga ma bensì larga. Peccato per il rimpallo che innesca il gordo, che decide pur tornando dalle ferie in evidente sovrappeso, e da fonti napoletane si dice che lo sarà tutte le volte che ritornerà dall’Argentina, almeno fino a quando non morirà la nonna. Trovo che ci sia troppo scetticismo intorno alla squadra Viola, ma so anche che alla fine risulterà come le probabili formazioni, il meteo, l’oroscopo ed altri errori semplici semplici. E’ ancora estate per essere così negativi, pensate a Higuain che pur essendo grasso è stato in grado di decidere una partita di serie A, e poi potrete sempre controllare il vostro peso e continuare comunque a prepararvi il mojito con il dolcificante al posto dello zucchero di canna. Io in questi momenti penso sempre al mio professore di matematica che aveva una passione per la goniometria, e mi diceva che la felicità era dietro l’angolo. E se ci penso dietro l’angolo c’è il Chievo.
Nessun commento:
Posta un commento