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venerdì 19 agosto 2016

Rotonde di merda


Ieri sono stato a pranzo a Civitanova, una rimpatriata a base di pesce. Toccata e fuga, ma sufficiente per capire molte cose, perché la patria di Cognigni è una terra dove si calcola tutto al millimetro. Quindi, oltre a seppie e piselli, cozze, vongole, scampi, gamberi e cicale, c’era lo spirito marchigiano giusto, e magicamente anche il mio punto di vista sulle donne che indossano il burkini è cambiato. Mi hanno fatto capire quanto quella sia davvero una scelta da “braccini”, secondo i ragionieri dal sangue denso come il brodetto, il burkini infatti è solo una scusa per evitare la ceretta. Pesce fresco ma “probabilmente” non dell’Adriatico perché adesso c’è il fermo biologico, comunque gli agganci sono agganci, e per farvi capire meglio come si fa ad avere comunque del pesce freschissimo nonostante i pescherecci siano ormeggiati in porto, pensate alle conoscenze di Corvino nei Balcani. Devo dire bellissima la strada nuova che è stata inaugurata un paio di settimane fa, ormai da Foligno a Civitanova è tutta superstrada, anche se è andato perduto un po’ il fascino del Colfiorito. Vecchie strade e curve a gomito che non ci sono più proprio come le bandiere nel calcio. Poi l’uso indiscriminato e perciò poco marchigiano di Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva DOCG - Plenio - Umani Ronchi 2012, ha sciolto la lingua a un ragioniere della zona industriale che ha così spiegato certi segreti professionali di territorio, quella che secondo lui è la chiave per sconfiggere il terrorismo. Una teoria che a mio dire invece sapeva di tappo, però io non sono marchigiano. Il contabile di Civitanova sostiene infatti che se gli attentati vengono fatti per distruggere il turismo e non farci girare il mondo, per combatterlo basterebbe restare a casa e dormire fino a mezzogiorno. Noi ci lamentiamo tanto perché a Firenze non c’è spazio per Antognoni nella Fiorentina marchigiana, ma tutto il mondo è paese, a Civitanova ho preso atto che il problema non è il difensore centrale, ma certe serpi in seno che permettono di allestire rotonde di merda. Come se all'Osmannoro ne facessimo una inneggiante alla porchetta e non al lampredotto. Poi dopo il caffè col Varnelli, e soprattutto dopo il Varnelli liscio senza caffè, Ciro ha ripensato alla storia del burkini, e amareggiato perché il governo lo vuole vietare, si è intristito ripensando alla sorella di Gennaro che a suo dire li fa così bene.

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