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martedì 13 dicembre 2022

L'apparenza inganna


Lo trovo estremamente sbagliato mettere un tetto al contento, e se “Amici miei” fosse stato girato oggi la supercazzola sarebbe “come se fosse Adani”. Insomma, come si chiama quando va tutto bene? Riesling, si chiama Riesling. Che mi ha ricordato quando stavo con una ragazza che vedeva cose che non c’erano. L’unico motivo per cui stavamo insieme. E a un certo punto le ho detto ti amo, se volete il seguito della storia questa volta però dovete pagare. Il Qatargate non può essere usato a favore del boicottaggio, francamente al Bar Bianchi ho sentito persone che per un sacco di contanti sarebbero disposte pure a dire che Nico Gonzalez ha sofferto di tallonite. Quello che ha fatto specie in questo fine settimana, per uno che non guarda il Mondiale, è stato il volteggiare nell’aria dei “Buone feste” che si sono scontrati con “non asciuga un cazzo”. Un fine settimana lungo, di colazioni in pasticceria, dove ho anche avuto modo di scambiare due parole con un tizio di Borgo la Croce capace di mangiare separati uvetta e canditi. Da piccolo dice che li scansava, poi andò a fare un corso con tanto di attestato. Mentre il vantaggio della mini naja è che il nonnismo non dura più di una decina di giorni. Quando si dice che l’apparenza inganna, domenica sera stavo rientrando a casa quando ho visto il Bambi in via Maffia che camminava circospetto, ogni tanto si girava come per controllare se ci fosse qualcuno a seguirlo. Mi è sembrato strano perché è un atteggiamento timoroso che non gli riconosco, specie in una comfort zone come quella. Così ieri l’ho chiamato per chiedergli se andava tutto bene, cosa o chi temesse in quella circostanza, ma molto candidamente mi ha spiegato che il fatto di voltarsi a controllare se lo seguissero non era una forma di disagio, paura o insicurezza, ma solo perché doveva scoreggiare.

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