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mercoledì 14 dicembre 2022

Lapo l'agitato


Posso dire che il Qatargate, gli Arrigo Sacchi di contanti ritrovati nelle abitazioni di europarlamentari e tutto ciò che ne conseguirà mi sorprende meno della mancata esplosione di Jovic al mondiale? Non a caso l’esercizio spirituale di ieri del Bambi è stato quello di camminare immaginando di trascinarsi dietro seicentomila euro stipati in un trolley. Potrebbe anche essere che i soldi di Eva Kaili servivano di fatto alla Juve per finire di pagare Locatelli al Sassuolo. A me per corrompermi basterebbe l’oro di Cabras, comunque. E sapere perché la tallonite si è trasformata in lesione al bicipite femorale è un po’ come capire perché le pecore non si infeltriscono mentre i maglioni si. Con Nico succede esattamente come con “Lapo l’agitato”, facile immaginarsi perché era stato soprannominato così, il bello però è che tutti si preoccupavano quando non lo era, allora in quei casi, per tranquillizzarci e tornare come prima cominciava la mattina con cinque caffè. E Nico si infortuna proprio per non farci preoccupare. Un complottista di Piazza Tasso sostiene che la tendenza all’infortunio di Nico sia parte degli effetti a lungo termine del Crystal Ball. Mentre per la prima volta una reazione ha generato più energia di quella necessaria per innescarla. Succede quando l’arbitro ammonisce per simulazione.

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