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sabato 17 dicembre 2022

All'imbrunire


Con l’ischirogeno abbiamo finalmente trovato il rimedio alla tallonite di Nico. Naturalmente non riesco a stare dietro a tutto quello che succede nel mondo, considerato poi che tutto ha inizio dai piedi freddi. Si parla di POS e quindi di carta di credito, ma ciò che davvero non può mancare dopo i 50, almeno a leggervi, è la tessera sanitaria. Dopo la litigata di ieri la compagna del Bambi mi ha raccontato di quando la nonna le diceva giustappunto che tutti gli uomini sono stronzi, quindi di sceglierne almeno uno ricco. Gli spiegava che è meglio piangere a Parigi che a Poggibonsi. Il Bambi sostiene che se sei davvero una persona sincera, dopo i 30 anni, se hai più di 5 buoni amici, significa che allora sei in una cella di Sollicciano. Il Marocco vi ha fatto sognare, e sulla scia di un calcio ancora romantico, se da una parte Rocco non resisterà alle mega offerte per Amrabat, dall’altra ci sono i Rangers che hanno avuto la forza di rinnovare il contratto di Hagi. Mentre sono convinto che se Nico fosse una fase del  giorno vorrebbe essere l’imbrunire, dove si vede peggio se uno si lascia cadere. Sinisa è morto ma è sempre più vivo della FIFA. Ci sono momenti di vita quotidiana, tipo l’imbrunire che piace tanto a Nico, sui quali noi passiamo sopra con troppa leggerezza. Oggi voglio invece sottolineare quando il sole è a quell’altezza che entra dal parabrezza e non si vede più un cazzo. Pure se abbassi il parasole, intendo quello che si usa per metterci la ricevuta del parcheggio. Quel parasole che se pure lo abbassi non serve a niente. Per il resto ho in casa tanta di quella Amuchina, e sta svalutando più del bitcoin, forse ci addobbiamo l’albero di Natale.

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