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domenica 2 gennaio 2022

Aromatta


Vi ricordate quando difendevamo la nostra musica preferita da quella commerciale? Ecco, ieri con 141.262 contagi posso dire che anche il Covid è diventato troppo commerciale. E se dobbiamo aspettarci qualcosa da Kokorin allora buon 2023. Strepitoso Paris-Brest come lo era Natassja in quello Texas. Dopo il mercato la Viola dovrà ingranare una marcia in più specie se arriva Radetzky. Sono contento che non ci siano stati morti per i botti, anzi un plauso va al senso civico dimostrato da tutte quelle persone in coda per fare gli auguri ai farmacisti. Onore anche a chi ha stappato una bottiglia di Amuchina. Personalmente dopo aver fatto uscire il bambino che è in me gli ho regalato tutti i petardi difettosi. Anche se mi era sembrato strano sul momento il Bambi ha voluto ringraziare coloro che durante le feste lavorano incessantemente per rendercele migliori. Poi un mezzo ghigno mi ha fatto pensare che si riferisse agli spacciatori. Il primo dato dell’anno in mancanza di punti in palio, e anche un monito a chi potrebbe aver già cominciato a metterne in cantiere di nuove, ho letto da qualche parte che ci vogliono 21 giorni per creare un'abitudine e 21 vite per disintossicarsi da alcune. Mentre il vino scelto per il cenone di Capodanno mi stimola a provare ad orientare le vostre scelte future, anche se tentare di orientare è atteggiamento presuntuoso, orientare verso uve cosiddette “resistenti”, gestione biologica del vigneto, bassissimo tenore di solfiti, no a sostanze chimiche e diserbanti (anche gli antiparassitari allo zolfo e il rame limitato ad un massimo di tre interventi), e come ci dice chi lo produce, per avere la possibilità di istruire il nostro palato ad una nuova, ma antica, sensazione di naturalità. Spero che questa mia ricerca illumini le vostre prossime scelte più di mille petardi. Quindi fate da ambasciatori, quelli che non portano pena, ma se non portano neanche il vino buono non si capisce cosa andate a fare.

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