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sabato 8 luglio 2017

Vanno via tutti, non ci restano che le stelle di Negroni



Il Bambi che è contro Corvino a prescindere e non intende considerare le parole di Antognoni sui giocatori che se ne vogliono andare alla stessa stregua di quelle di Pantaleo, sostiene che Giancarlo è come Mario Biondi che canta “Le stelle sono tante” nella pubblicità degli affettati Negroni. La sua voce non si discute, malgrado il testo. Il Bambi è proprio il classico tifoso Viola che in questo periodo di tensioni ha il mare di guai dentro. Talmente tanto sensibile, poetico e confuso dai piagnistei e dalle serenate a Borja che non sa più se è lo spritz che ha i colori del tramonto o è il tramonto ad avere i colori dello spritz. Ed è per questo attacco di malinconia tipica che ti prende quando hai finito le  tapas che è arrivato a fraintendere le volontà della Società, così come gli succede spesso con le donne gentili che fanno e dicono cose gentili, e che non lo fanno perché vogliono essere trombate da lui, ma solo perché sono gentili. Dal comunicato di Borja si evince adesso che “Mi hanno rotto le palle” era riferito ai peruviani che fanno casino alle Cascine, lui che quando il vento era sfavorevole non riusciva a dormire la notte per via della musica troppo alta. Alla Pinetina gli hanno garantito anche la disinfestazione delle cicale. Stasera intanto per rinnovare la terrazza facciamo un aperitivo analcolico con il Polase. Antognoni dice delle cose, ci credo, ma le dice solo perché le deve dire, Corvino dice delle cose, ci credo, ma è un falso panzone. Allora cambio atteggiamento perché io sono intelligente, e allora comincio a non credere più, per esempio non credo al WhatsApp di Borja Valero, ma anche in questo caso mi si dice che non capisco una sega perché lo spagnolo è affranto e gli hanno spezzato il cuore. Magari non sono quello più sveglio qui, e non sarò nemmeno quello più arguto. Ma di sicuro sono quello che ha più sonno (mi sono alzato alle cinque e mezza per fare quel cazzo di trattamento alla terrazza). Per non fare più la figura del credulone d’ora in avanti andrò sul sicuro; passerò tutta l’estate a guardare le mutande alle tipe che girano in bici con la gonna.

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