Silenzio parla Corvino. Quindi prima i congiuntivi, poi donne e bambini. Dirà che la rivoluzione era necessaria e che non si poteva rimandare a domani quelli che potevamo mandare affanculo oggi. Adesso tutto vi sembra come una rovesciata sulla spiaggia quando prendi il pallone con l’alluce, e non ci siamo più nemmeno noi, i fiduciosi, ma anche un po’ stanchi di ascoltare questo pensiero unico negativo. Mi ricordate quello che ha gli occhiali da sole a specchio che discute del ridimensionamento con un altro che pure lui ha gli occhiali da sole a specchio e si vede riflesso mentre vede l’altro riflesso che vede lui. Hernest Hemingway prendeva a pugni i critici che parlavano male di lui, mi chiedo allora cosa dovrebbe fare Corvino con voi. Mentre a Bernardeschi dico solo che la Fiorentina non è Vodafone. Non tornare. Il Corvo ci farà una bella squadra e nessuno poi si ricorderà di quando lei vi aveva aperto una birra e vi aveva dato la passera mentre vi preoccupavate che intanto la birra diventasse calda. Lo so, lo so, vi sentite svuotati, a pezzi, ancora pensate alle lacrime e all’insonnia di Borja, prima i Della Valle, poi Cogngini, e alla fine Corvino vi hanno fatto sentire una specie di Montalbano senza intuito, belle donne, terrazza sul mare. Praticamente non vi è rimasto che mangiare il pesce. Come se non bastassero tutte queste partenze ci ha lasciato pure Paolo Villaggio. Consolatevi, il Bambi l’ha presa anche peggio di voi; ce l’ha con tutti. I giocatori che se ne vogliono andare li definisce lombrichi, traditori, falsoni, sopravvalutati e montati, mentre Corvino, Cognigni e i Della Valle vanno aiutati a casa loro.
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