La rivoluzione mi piace un sacco, e così eccitato dal nuovo corso, dopo la partenza di Vecino aiuterò anche la ballerina del carillon ad andarsene a ballare altrove. Penso invece a chi non ci dorme la notte a causa di tutte queste cessioni, e spero vivamente che almeno il camion della campana di vetro possa fargli da colonna sonora. Vivere le nuove fasi al meglio è imprescindibile per la serenità interiore. Oggi a differenza di qualche anno fa, per far felice una donna a letto le porto la colazione e poi pulisco anche le briciole dalle lenzuola. Un nuovo ciclo insomma. Oggi vedo che ogni donna ha un potenziale di suocera dentro di sé. Il Bambi che solitamente avrebbe inveito davanti a operazioni come quella di Veretout, da quando prende le nuove medicine lo considera addirittura un buon colpo. Poi le parole del babbo di Bernardeschi, una storia di biciclette, infortuni, paralleli con giocatori di livello quando bastava raccontare che ai tempi del ragazzo di Caldogno le ragazze che si ubriacavano riuscivano comunque a mantenere un fare sobrio, oggi le amiche di Federico quando esagerano con l’alcol non hanno più dignità e cantano Mengoni mentre cadono. State tranquilli come me, è solo un nuovo ciclo così come un tempo il cuore mi batteva per una ragazza dalle poppe grosse oggi allo stesso modo mi batte forte quando metto la mano alla tasca e non sento il cellulare. Vi sembra che Veretout sia meno forte di Vecino? Ci sono momenti dove la pizzetta riscaldata dello stabilimento al mare, quando ti prende la fame, è invece buonissima. E nella foto tutte queste cose si vedono benissimo; lo stabilimento dove la pizza riscaldata è buonissima, la bicicletta di Bernardeschi, il padre che beve per dimenticare la cava.
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