Già è difficile trovargli un ruolo a Bernardeschi, se poi ci metti anche che per descrivere quale sarebbe quello ideale, il Bambi ha difficoltà a gestire una lingua altrettanto ostica come l’italiano, vengono fuori considerazioni surreali come quando ho affermato che il giocatore fa gol in maniera occasionale, e lui me l’ha contestato sostenendo che non è vero che fa gol ad ogni occasione. Deve essere chiaro a tutti, anche se con un italiano incerto, che quando si parla di Maradona o di Icardi, i calciatori non sono un esempio da citare, e i tatuaggi sul collo sono un uso sbagliato del congiuntivo. Forse il ruolo di Bernardeschi è semplicemente diventato scomodo come l’olio di palma per l’industria alimentare. O forse questa ricerca di una sua collocazione precisa non mi appassiona malgrado Amplifon, grazie al quale dovrei sentirci di più anche per quanto riguarda l’aspetto tattico. Oppure la mia è solo una reazione al fatto che il calcio è entrato troppo nelle nostra vita, la stessa Rita pur rimanendone sostanzialmente fuori, quando la mattina mi alzo con i segni del cuscino mi chiama Ribéry, non altro. E alla fine la differenza la fanno i particolari, vedi chi si sveglia e si lava i capelli con Fructis che viene invece affettuosamente chiamato Pirlo. Vedi il collare rasta. Poi ti chiedi se è meglio Corvino o Corona a fare le plusvalenze. Oppure se la sua fatina dei denti è più generosa di quella di Cognigni. Questo per introdurre proprio una considerazione di natura tattica; meglio prendere un controsoffitto o un contropiede? Atalanta, Cagliari, Crotone, Bologna, Samp e Empoli sono le prossime 6 partite dalle quali mi aspetto 18 punti, lo dichiaro. Ne uno di meno ne uno di più. Questo servirà per rimettere a posto la classifica e per ricominciare a parlare di scudetto con una certa credibilità. Qualsiasi altro jackpot sarà una delusione cocente. Pari a un lampredotto con la salsa barbecue? Siete lontani. Pari a un Tignanello che sa di tappo. Ancora niente. Passare da dipendente del sesso a precario? Nemmeno. Solo un’altra circostanza angosciosa può raccontare fedelmente la stessa tremenda delusione. Lo scorso anni mi successe quando mi alzai da tavola per andare a fare la scarpetta direttamente nella pentola e ci trovai acqua e detersivo.
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