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domenica 30 ottobre 2016

Del calcio amo solo il calcio


A Bologna si è rivista la Fiorentina di Sousa, bella e sfortunata nel primo tempo, ma anche incapace di chiudere la partita malgrado la superiorità numerica. Recidiva nel mostrare i propri difetti così tanto da voler ripetere anche il calcio di rigore. Belli, sfortunati e superficiali, da rimandare ancora i giudizi insomma, e il Bologna non attraversa certo il suo momento migliore, 4 punti nelle ultime 6 partite, non vince dal 21 settembre contro la Samp. Forse l’andamento del Bologna ci aiuterà a non cadere in tentazione e non sognare più Donadoni sulla panchina Viola quando la depressione ci farà vedere l'erba del vicino sempre più verde. Cresce il rammarico per i due pareggi interni con Atalanta e Crotone, con due vittorie oggi avremmo gli stessi punti del Napoli e una partita da recuperare. La sensazione è quella di una squadra in crescita ma ci era sembrata così anche dopo Cagliari, e non vorremmo aver capito male un’altra volta, dopo aver capito male anche le parole di Sousa sui sogni e la realtà. Capacità di gestire il vantaggio e anche le risorse fisiche dopo il grande dispendio di energie contro il Crotone, oppure incapacità cronica di chiudere la partita per mancanza di cattiveria agonistica? Sousa è già la seconda volta che esprime dei concetti per poi tornarci sopra sostenendo che sono stati male interpretati, a questo punto meglio di quello che dice e non dice Sousa, è quello che le donne della Mannoia non dicono, loro almeno te lo scrivono sulla fiancata della macchina. Della vittoria di ieri ho risognato tutta la notte lo stop magnifico di esterno, Kalinic in alcune movenze mi ricorda Van Basten, un gesto tecnico che racchiude l’essenza del calcio, bellezza ed efficacia che vale il rigore e l’espulsione. La fortuna è stata che questo stop a seguire di rara bellezza è capitato proprio ieri notte, così ci ho potuto dormire e sognare un’ora in più. Il gesto tecnico di Kalinic e le nuove precisazioni di Sousa nel dopo partita hanno rafforzato in me la consapevolezza che del calcio c’è da salvare solo quello che succede sul campo, non amo più come un tempo seguire le trasmissioni televisive, radio, leggere i giornali, ma soprattutto trovo insopportabile ascoltare le interviste e le conferenze stampa. Ormai sono in quella fase della vita nella quale trovo molto più sincere, interessanti e chiare le recensioni delle escort.

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