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domenica 23 ottobre 2016

Malinconia

Mi sa che c’è l’inculata, ho letto che Equitalia sarà sostituita da Agenzia Entrate Riscossione. Non è che i soldi li vogliono lo stesso? E così anche oggi pomeriggio non è che il Cagliari vuole l’intera posta? Mentre tra il derby della Lanterna e Milan-Juve ho sfoderato così velocemente il telecomando da sotto il poncho in pile che la Rita col fucile stava ancora ricaricando. Devo dire più bello il derby di Genova, e che ci corre un po’ tra Montella e Sousa! Poi c’è da dire che Paletta è diventato un giocatore da quando ha rinunciato a portare i capelli alla Rockerduck. A Milano un diciassettenne e un diciottenne decidono la partita, a Firenze invece i ragazzi sono sempre troppo giovani e così i tifosi prima di diventare proprio vecchi tendono ad andarsene lontano da tutti, per evitare ai propri cari di vederli morire senza aver vinto qualcosa. Di solito indecisi se andare in Thailandia o in Brasile. Tanto c’è lo streaming. E chi resta fa comunque pazzie con la badante moldava. E’ vero che Locatelli gioca perché si è fatto male Montolivo, ma esco da questo sabato calcistico, sospettoso, timoroso che con Sousa ci sia l’inculata come con Agenzia Entrate Riscossione. O forse è solo questa coda di ottobre, visto che è cominciato il periodo che se non stai attento ti mettono la zucca anche nel caffè. Avrete capito che mi presento alla partita di oggi un po’ sconfortato malgrado il gol buono annullato alla Juve, menomale che è stato almeno il compleanno di Catherine Deneuve (chi ha dimenticato è complice). Penso alla Fiorentina a Cagliari e non ho buone sensazioni, in questo momento preferisco lo schizzo al progetto. La Fiorentina di Sousa mi sembra un po’ come quelle che gli si vede il reggiseno sotto la maglietta bianca. Quello che scrivo è come inzuppato di malinconia per come vedo giocare la squadra a confronto di tutte le altre, e se non succede qualcosa già a Cagliari, alla fine scriverò anche io un striscione del tipo “ Le Marche sottocosto”. Insomma farò come fece il Bambi alla fine dei sei mesi con la Nicoletta, una convivenza nella quale lo costrinse a fare la raccolta differenziata già dal primo giorno, fino a quando, era il giorno del suo compleanno, lui ne capì finalmente l'importanza e allora le regalò un anello con incastonato un tappo di plastica.

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