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martedì 4 ottobre 2016

Il giubbotto ci tornerà utile da qui a poco


Una volta la gente era obbligata a sposare chi non amava, era circa il ‘51 (vedi foto), adesso lo fa di sua spontanea volontà. Mi sembra questa la contemporaneità presente nel rapporto tra Sousa e la Fiorentina. Speriamo che il prossimo passo non sia quello di quando persi l’età dell’innocenza, successe la volta che preferii vedere un programma di merda per evitare di prendere il telecomando. Tradotto, non vorrei che alla fine, solo per non aver voluto cambiare allenatore andassimo incontro a un campionato di 41-bis per Kalinic (con isolamento anche diurno, non solo nelle notturne), invece del solito quarto posto. Non voglio pentirmi della rinnovata fiducia al tecnico malgrado tutta la seconda parte del campionato scorso, già mi è bastato il finestrino della Renault 4 di Marzio, stesso modello di quella dove trovarono il cadavere di Moro, e una canzone depressa, per farmi pentire pure dello spintone che ho dato al mio amichetto dell’asilo, spaccandogli il labbro superiore. Di positivo c’è che il giubbotto che abbiamo portato in giro sull’avambraccio per tutto settembre spinti da un immotivato “oggi farà freschino”, potrebbe cominciare ad avere un senso. Così come sto cercando di organizzare una raccolta fondi per quei ragazzi che vanno ancora in giro senza calzini. Per non essere ripetitivo, oltre al solito interrogativo “perché una sola punta?” oggi aggiungo anche “c’è acqua su Marte?”, e ”Chi lava più di Chanteclair?” Domande che si dovrebbe porre anche Sousa, naturalmente oltre al più inesplicabile dei dilemmi per un portoghese “come diavolo si mangia un muffin?”. Non è che adesso rinnego Ilicic, per carità, non voglio stare con il magone anche per lui dopo quello che mi è preso da quando nessuno vuole più l’olio di palma. Così come mi tengo stretto Sousa se per rottamazione renziana si intende Pippo Baudo a condurre i programmi della domenica in Rai. E perché non piacciono i Della Valle a Firenze, proprio per questa voglia di rottamazione che da sempre è presente invece in un presidente più sanguigno come Zamparini, per fare con Sousa quello che ha fatto Grillo con Pizzarotti che è uscito dal M5S. “col cazzo che te ne vai, o ti mando affanculo io o niente”.

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