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domenica 13 marzo 2016

Tutti uguali

Gli anticipi sono una cosa seria, il venerdì comincia la Juve che deve giocare martedì in Champion, e il sabato sera tocca all'Inter che ha il solito puttan tour del mercoledì. Oggi tocca a noi contro il Verona per mantenere almeno intatto il distacco dalla Roma, che poi sabato giocherà proprio contro l’Inter. E fino al Milan la speranza è quella di un posto in Champion. Speranza che in questo momento è ciò che fa sopravvivere soprattutto la Roma e le milanesi nelle situazioni più difficili, quelle dei debiti fino al collo, altrimenti non gli resta che premere il pulsante del semaforo pedonale pensando che funzioni. Questa storia poi d'insistere nel sostenere che anche il Milan è in lotta per il terzo posto, quando sono ben nove i punti di distacco dalla Roma, rasenta il luogo comune. Penso ai tanti milanisti smarriti come quando una donna dice loro “Uomini: tutti uguali”, e non sanno più se essere felici perché vengono reputati degli Alan Delon o offesi perché gli vien dato dell'Alvaro Vitali. Ieri intanto, per stemperare la tensione da terzo posto, mi sono immerso nel percorso gastronomico di “Taste” alla Leopolda, senza remore e pregiudizi, dal Pata Negra alla cedrata Plose. Perché bisogna sempre essere pronti a offrirle uno Chateau Lafite-Rotschild per iniziare una serata, e se poi capisci che ha le mestruazioni, virare subito su un Tavernello. E perché non rimane aperta solo la lotta per il terzo posto, la scienza non ha ancora spiegato il connubio tra le dita che hanno toccato il peperoncino e il prurito all'occhio. E ancora più importante, quasi un mistero che penso possa trovare un qualche riscontro anche tra le vostre esperienze di tutti i giorni, perché sono sicuro che anche voi avrete avuto la sensazione che di notte entri in casa Hulk a stringere la caffettiera.





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