.

.

mercoledì 23 marzo 2016

Ho sempre preferito lo iodio

L'unico modo che hai per capire se un dentista che deve filettarti l’osso sia realmente bravo, è andarci a mangiare il pesce. Ho cercato di indagare sapendo che avrebbe dovuto ricucire, mi ha solo detto  che non lo mangia perché non lo sa pulire perfettamente. E dopo che è passato l’effetto dell’anestesia, a proposito di Bruxelles, mi son sembrate lontane anni luce quelle mattine in cui accendevi la tv e anziché attentati e odio trovavi "McGyver". Purtroppo anche i ricordi di viaggio cambiano; nel 1995 c’era la cartolina, poi nel 2005 siamo passati ai video, oggi il giubbotto antiproiettile. L’antidolorifico magnifico serve anche perché so già che qualcuno adesso tirerà ancora in ballo Oriana Fallaci. Sarà che son poeta e ho il mare dentro, ma all’odio ho sempre preferito lo iodio. Per scacciare dei brutti pensieri bisogna farne altri di leggermente meno brutti, a scalare come certi dosaggi dei medicinali, così mi sono messo a pensare che questo è anche il periodo in cui Enrique Iglesias sarà lasciato da una donna e scriverà una canzone che sarà il tormentone dell’estate al pari del nuovo difensore. Dice che bisogna prendere la vita come viene, ma se lavori nell’Intelligence mi aspetto un minimo di pianificazione. Purtroppo al bilancio degli attentati c’è da aggiungere anche un milione di voti per Trump. E se mi chiedi come mi sento, oggi ti rispondo:  “imperfette condizioni”.


Nessun commento:

Posta un commento