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lunedì 28 marzo 2016

Considerazioni di Pasqua

E’ inconcepibile come ancora scrivano "Uovo di Pasqua per Lui" e "Uovo di Pasqua per Lei" anziché direttamente "Portachiavi blu" e "Portachiavi rosa". Poi il sonno ha avuto la meglio, ma appena svegliato dal pisolino pomeridiano mi è presa un po’ di malinconia nel pensare a cosa facesse Michael Bublè a Pasqua. Alla fine sono uscito a fare due passi e ho incontrato il “Fude”, oggi autista dell’Ataf, un tempo compagno di banco nelle foto delle elementari, mi fa gli auguri e aggiunge: “se Gesù avesse fatto il lampredotto per l'ultima cena non l'avrebbero tradito”. E a proposito di “se”, se dalle abbuffate di Pasqua fosse rimasta un po’ di onestà intellettuale, mi piacerebbe sapere se la delusione maggiore è stata quella di Benalouane oppure quella della sorpresa di merda nell'uovo. Il premio Marketing va invece al manifesto in via Sant’Agostino dove si pubblicizza un defibrillatore contestualizzandolo nel periodo pasquale, con su scritto: “resuscitati o rimborsati”. Considerazioni più generali; a letto tardi, un’ora in meno di sonno, il pranzo di Pasqua, così appesantito potrei fare anche il capo dell’Intelligence belga. Il fatto che Gesù poi sia risorto, dopo la Salerno-Reggio Calabria, la Variante di Valico e il nuovo stabilimento Laika, può essere considerata un’altra vittoria del governo Renzi. Come in tutti i blog che si rispettano vi lancio il sondaggione di oggi prima della pastiera: “è nata prima la Pasquetta o le perturbazioni atlantiche?”. E il “Trova Salvini” per il pomeriggio di Pasquetta. Pur avendo mangiato e bevuto abbondantemente, un bicchiere mezzo pieno me lo tengo sempre per finire il pasto; così con l’ora legale ho riscoperto Il bello di certi notti, quando finalmente si tromba per un'ora e dieci.



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