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venerdì 4 marzo 2016

Giovamento unilaterale

A La Spezia trofie. E poi come si dice; “lontano dagli occhi lontano dal cuore”. Mi spiego meglio. In questi giorni un po’ raminghi, nei quali non sono riuscito a leggere i vostri commenti, sono stato molto meglio. E per questo capisco anche chi di voi non legge gli editoriali, in una sorta di terapia disintossicante. Diciamo pure che evitarsi genera un giovamento unilaterale. Il beneficio che ne ho tratto spero non venga percepito da voi come un’offesa personale, perché in fondo sono convinto che non siete neanche cattivi, ma il fatto di infamare componenti della società con una certa continuità, è solo la dimostrazione di una mancanza di maturità. E oggi che sono presente soprattutto a me stesso, vi invito a intervenire se vi riconoscete in questi due atteggiamenti tipici di chi ancora non ha terminato il suo percorso di crescita. Potrete così realizzare facilmente di non essere cresciuti abbastanza soprattutto da due cose: “ti infili le scarpe già allacciate”, e “non riesci a scendere le scale se non di corsa”. Se vi riconoscete almeno in una di queste situazioni, capirò che non siete in malafede quando date di incompetente o di omosessuale a quello o a quell’altro. E se non foste così infantili da infamare quotidianamente qualcuno, vi chiederei cosa ne pensate dei 18 anni di carcere a chi fugge nel caso dell’omicidio stradale (e del femminicidio stradale niente?). A me sembra un po’ eccessivo, come le 3 giornate a Zarate, o le 5 di Milano. A questo punto conviene sparare ai testimoni, tanto poi tra il rito abbreviato e la buona condotta, sono sempre molti meno di 18. E a proposito di assassini, per i vegani è Cracco uno dei più spietati, dopo che ha cucinato un piccione. E penso che se fossero venuti a pranzo da mia nonna Zaira, l’avrebbero accusata di genocidio. Per tornare invece al recente viaggio in Sicilia, oggi vi mostro una foto che evidenzia la grande sensibilità nel disincentivare la pigrizia o l’assembramento di persone, che poi è sempre occasione per parlare male di Cognigni, a favore di un interpretazione molto più dinamica del quotidiano. Il fatto che sono stato da altre cose distratto in questi giorni, comunque non mi esime dal denunciare l’ennesimo scandalo ai danni dell'Inter e del povero Mancini. La Juventus infatti batte tutti i record e va in finale di coppa Italia grazie a ben cinque rigori inesistenti. La cosa grave dei due pesi e due misure (Perisic-Cuadrado/Zarate-Murillo), non è tanto che all’interista hanno dato solo un ammonizione, ma è soprattutto il cattivo esempio che dà il giocatore nel mettere le mani al collo dell’avversario senza essersele lavate dopo aver usato il bagno del Meazza. Mentre il povero Zarate gioca addirittura con l’Amuchina-gel-igienizzante-mani nella tasca dei pantaloncini. Se poi dico che stasera mi accontento di vincere solo uno a zero, è perché esprimere desideri facili da realizzare mi consente di non mettere mai in difficoltà le stelle cadenti.

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