Siamo usciti migliori dal lockdown, rientreremo peggiori in campionato. Diciamo che con il sottofondo del mare sarebbe più chic anche la Fiorentina di Commisso, e da Capalbio a settembre Barone mi sembrerà pure vegano. E’ vigilia e in caso di necessità domani sostituire la verità con la prima cazzata che ci viene in mente. Con Frank Zappacosta alla chitarra, come prossima vecchia gloria propongo l’uomo in foto a cantare l’inno Viola. Inizia il campionato e subito vengo assalito da mille paure, ormai unico modo per venire, ma che dico mille, cento per via del FPF, e incredibile a dirsi la più grande non è quella di perdere, ma quella di vincere. Si ho il terrore della vittoria all’Olimpico perché a seguito della quale Italiano potrebbe capitalizzare subito l’impresa così come ha già fatto con lo Spezia e andarsene, magari proprio alla Roma che a quel punto ci rivogherebbe Mou, un’altra vecchia gloria. Con Rocco che è ormai truce dei miei occhi, e dopo aver saputo che Barone in quanto tuttologo di Rocco, da piccolo era soprannominato “mio cugino”, chiedo esilio politico.
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