Il rinnovo di Bernardeschi va bene, ma Tommaso mi ha fatto presente che tra due giorni scade il mese di prova di Netflix. Ostinarsi a cercare un terzino destro è solo accanimento terapeutico, mi ha detto, come quando insisto a fare zapping invece di aprire subito Netflix. Si, è cresciuto, tanto che mi verrebbe da dirgli “ormai sei grande e vaccinato”, se non fosse che l’ultimo è diventato un tema troppo spinoso, dibattuto, quasi legge obbligatoria. Forse sarebbe meglio “ormai sei grande e non vuoi più che ti levo i semi dal cocomero, ma ti piace fare a gara a chi li sputa più lontano”. Mi ha detto che se esistesse un vaccino contro la discussione sui vaccini, ora che è maggiorenne, se lo andrebbe a fare prima dell’InteRail. E poi non capisco perché in curva ce l’hanno sempre con i Della Valle e non contestino che invece del solito Tar del Lazio non ci sia qualcosa anche di più autoctono. Forse solo il soffritto di cipolle salverà il mondo. Naturalmente Firenze è divisa anche su questo, il Marasma infatti sostiene che il mondo finirà nell’incomprensione generale e allora scrive striscioni per chiarire. Il giocatore fuori ruolo è un altro tema tanto caro a Sousa, diventato un’esigenza per via delle note carenze d'organico più volte ed elegantemente rinfacciate alla società, come se chi non riuscisse a trovare il principe azzurro prendesse un tipo a caso e lo verniciasse. A me sembra che vi scegliete allenatori, giocatori e proprietari della società solo per convenienza, quindi non serve nemmeno parlare, basta solo un volantino delle offerte della Coop. A leggere di tutti i problemi che ha la Fiorentina ci vorrebbe un matematico più che uno sceicco. Problemi sempre nuovi poi, come nuovi sono i nomi che diamo ai nostri figli. Conoscete qualche ragazza giovane che si chiama Gina? E se non avete capito che ogni editoriale è una richiesta di aiuto è solo perché siete degli insensibili del cazzo.
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