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sabato 27 maggio 2017

Aiutiamole a casa loro (comunicato non trombante)


Andrea e Diego danno fastidio perché sono persone che rientrano in quella strana dimensione in cui dopo 10 ore di volo sembrano usciti da una cena di gala nell’elegante scenario del Salone dei Cinquecento. Di contro chi li contesta è gente che dopo 10 ore di volo sembra uscita dalla stiva. Questo è lo scenario, e se non capiamo il contesto rischiamo di non essere obiettivi. Non a caso Andrea si limita solo a  fare un passo indietro, chi scrive comunicati avrebbe invece fatto una fuga vera e propria modello Bambi dopo lo scippo della borsa dell’ex moglie del Colonnello Blimp. L’unica vera responsabilità di Andrea rimane quella di sudare copiosamente, che è comunque sempre meno fastidioso di quel piagnucolare argentino di Gonzalo, in fuga con la gelataia non per soldi, ma per paura che possa essere scippata dal Bambi. A me il passo indietro di Andrea piace molto, e mi scuseranno quelli che comprano le Birkenstock, perché mi ricorda l’estate, quando il passo indietro è pura logistica del rinfrescarsi, e lo faccio per mangiare il cocomero in piedi al baracchino, allontanandolo dal tronco in modo da evitare di sgocciolare sulle Hogan. Riecheggia per le strade di Fiorenza un solo grido IGP, accompagnato dalle chiarine e dai tamburi; “Via i marchigiani da Firenze. Firenze non è Lecce. Aiutiamole a casa loro”. Il comunicato in fiorentino della Curva Fiesole è strategico, perché a differenza dell’equivalente contestazione allo stadio, non consente a nessuno degli altri settori di fischiare in fiorentino per dissentire. Bravi e deliranti. Secondo me in curva ci si preoccupa troppo dei Della Valle, mi preoccuperei di più degli esami delle urine. Il THC viene rilevato fino a 4 giorni per un uso occasionale (e questo non è il caso), fino a 10 per un uso frequente (e questo mi sembra il caso). Forse è per quella presenza di sostanze nell’urina, che alla fine si sono dimenticati di scrivere l’unica cosa che gli interessa veramente (i DV devono cacciare più soldi). Ma chi ha scritto quel comunicato, oltre a dover fare i conti con la fame chimica, sa benissimo che non può essere se stesso, altrimenti il rischio sarebbe quello che nessuno lo riconosca.

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