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domenica 14 maggio 2017

Divisioni



Partendo dal dubbio se fosse stato meglio un uovo oggi o una gallina domani, Sousa conscio che comunque sarebbe stata una frittata, ha improvvisato la formazione. Poi corretta una volta subito il gol di Keita. Rimane la vittoria, la contestazione, e tracce di un centravanti malgrado quella di Babacar sia stata una stagione con poche presenze e comunque 10 gol in campionato. Con Kalinic forse una coppia sulla quale il portoghese avrebbe dovuto puntare qualche spicciolo di fiducia in più.  Ritmi blandi fino al gol della Lazio, poi la squadra si è scossa e ha mostrato un altro piglio ribaltando il risultato. C’è da dire che i biancocelesti hanno messo sul piatto il lato B e che alla fine si sono ritrovati anche in 10 per l’infortunio di Parolo dopo che pure Lukaku era dovuto uscire. Si dirà Fiorentina dai due volti di cui uno però decisamente a culo. La curva contesta e il resto dello stadio fischia chi contesta. Divisioni. Il contrasto fa parte della città, solo un po’ aggravato da quel ravanare di molti di noi fermi al semaforo, che nel tentativo di togliercele evidentemente ci siamo spinti un sacco di caccole fino al cervello. Questo è il triste epilogo della stagione, con una vittoria che non riesce a scaldare. Troppe incomprensioni, rancori, occasioni perse. Divisioni appunto. E i troppi interessi personali messi davanti alla maglia mi fanno dire che il cuore del tifoso è almeno l’unico che batte gratis.

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