Solo grazie a chi sostiene che “Non è la destinazione ma il viaggio che conta” che alla fine non mi sono alterato più di tanto per la fila di 6 km tra Chiusa e Bolzano nord. Anzi mi è servito a riflettere sulla posizione dei vegani circa le piante carnivore. Poi in serata, malgrado il rigore dato e poi tolto alla Juve che un po’ mina certe convinzioni sulle quali sono cresciuto, non sono ancora pronto per la crisi di mezza età. La sensazione che mi rimane è quella dell’asciugamano di carta che poi ti asciughi le mani sui pantaloni. Sarà per questa falsa convinzione che mi è sempre rimasto difficile sorridere in foto. Qualcuno che invece continua a mentire a se stesso rinnegando la classifica dei rigori a favore della Fiorentina darà la colpa a qualcun altro e dirà che era stata una serata tranquilla fino a quando non ha preso un espresso al posto del solito decaffeinato. Almeno sfrutterò la concomitanza del ventesimo di matrimonio per portare la Rita a cena da “Vivo”, di fatto festeggerò di nascosto la consapevolezza che ci danno più rigori della Juve. E come altro bellissimo atto d’amore l’aspetterò prima di cominciare a mangiare. Ci sarebbe anche un altro mito da sfatare, quello della notte da leoni, ma leoni di che? Ma questo la Rita già lo sa, e allora confesserò che parlo sempre di poppe solo perché da piccolo mi davano il latte in polvere. Poi le chiederò di essere un po’ meno bella quando sono al Brennero e non la guardo io.
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