E’ da questo proverbio che oggi voglio partire per dire che dopo la pubblicazione della classifica dei rigori a favore ho avuto in parte risposte positive dalla vita a quelle che erano state certe mie richieste. Preghiere che se ascoltate potessero migliorare le mie aspettative di vita. Non chiedevo tanto, solo una terrazza vista mare modello Montalbano, una bottiglia di vino bianco e nessun arbitro contro cui imprecare. Mentre rimane ancora tutto da fugare il sospetto che a giro ci sia davvero un antidellavallismo per scelta come si vuole far credere, il modello potrebbe essere più realisticamente quello delle single convinte che però poi si azzuffano per prendere il bouquet della sposa. Secondo me ci sono soprattutto Leccavalle latenti. E quando finalmente riusciranno a dirselo, andranno a bussare alla loro porta di Casette d’Ete con un chilo di gelato all’amarena. L’outing quindi per fare loro quella chiarezza che per anni hanno chiesto alla società, così se sono braccini come penso si porteranno dietro un barattolino Sammontana. Diamo speranze ai nostri figli, quando le cose vanno male e mi riferisco ai quarti posti, porto sempre Tommaso in certi frangenti tipo il quarto gol di Pepito in Fiorentina-Juve, e lo lascio lì. Come mai riesco a vivere l’assenza di un terzino destro con una tale serenità, si chiederanno quelli che odiano le classifiche dei rigori a favore, semplice, non cado nel tranello del “L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare!”, un quattro a zero poteva essere cinque, e un sette a uno si però s’è preso gol. Tanto qualsiasi terzino destro arrivi ci sarà sempre un attaccante come Zlatan Hibrahimovic che nel dopo partita rilascerà questa intervista; “All’inizio andai a sinistra e lui fece lo stesso; poi andai a destra e lui fece come me. Poi tornai ancora a sinistra e lui andò a comprarsi un hot dog”. Dichiarazioni sul dribbling al difensore del Liverpool Stephane Henchoz. E figuriamoci se a noi può andare bene un difensore da Liverpool.
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