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venerdì 10 marzo 2023

L'indicatore


Premesso che il vino giustifica i mezzi, dico che se le cose vanno male nella prima partita, basta avere un po’ di pazienza e andranno peggio nella seconda. Quando parlo di male e di peggio intendo il ritorno dei fantasmi che sbagliano gol. Poi va sempre ricordato che il calcio italiano è malato perché non vince la Juve. Unica certezza di una squadra che gioca e non segna, di attaccanti che sprecano a ripetizione, è che quando giochiamo alle 21.00 dimostriamo soprattutto che è ormai tardi per andare a letto presto. Quindi sento l’esigenza, sempre più forte, di fare in fretta a vincere una coppa, perché così non paghiamo neanche il parcheggio, le prime due ore non sono gratuite? Pensate che c’è gente che si sposa senza avere prima vinto una coppa. In caso contrario chiederemo a Dio di riprendersi la pazienza e darci una bella annata per il vino. Oppure unirò l’inutile al riprovevole. C'è o non c’è una deadline per una coppa da portare a Firenze? Purtroppo mi si dice di no, per colpa non solo delle nostre capacità, ma anche del lavoro svolto a Bruxelles sulla revisione delle normative in riferimento giustappunto a certe date. E così sarà “spesso buono dopo la data di scadenza”. Se non sarà coppa ci rimarrà ancora una volta il compito di controllare con attenzione l’indicatore di democrazia, almeno quello, ovvero ogni quanto cambia la proprietà in Fiorentina.

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