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sabato 11 marzo 2023

Dall'Oltrarno all'Oltrepò


Quando certo vino macera sulle sue bucce acquisisce sfumature complesse e intriganti, non come noi che quando siamo tristi per la sufficienza al tiro di Jovic, dobbiamo registrare dei vocali per poterli riascoltare e accorgerci che la nostra voce è peggiore dei problemi Viola in fase realizzativa. Vi chiedo di non augurarmi più buona giornata, ma pensare a qualcosa di alternativo tipo un buono da spendere su Tannico. Poi la vostra simpatia per Rocco la capisco pure, anzi, la giustifico con una sostanziale mancanza di sensibilità nello scegliere vini che non contengano tracce di toscanità. Poi perché ho scoperto che il seno perfetto sta in una coppa di macerato rosato orange dell’Oltrepò Pavese, nonché Pinot Grigio, coppa che a sua volta sta nel mobile del soggiorno. Quindi il seno perfetto sta nel mobile del soggiorno. Per chi volesse fare il precisino andando a contestare che il vino non è champagne e quindi non va nella coppa, rispondo preventivamente che trattasi di licenza poetica. E quando bevo penso a Giotto che disegnò un cerchio perfetto, penso che se fosse vissuto oggi avrebbe disegnato la rovesciata perfetta di Cabral. Perché non è il bere è il ribere, e quando succede mi accorgo di persone che hanno la fronte alta ma sono stupidi. E come si capisce bene dalla foto, tra le cose liquide c’è anche la bellezza.

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