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lunedì 31 ottobre 2022

La sacrestia


Salvo i tre punti, il gol di Cabral e le parate di Terracciano, poi salvo l’Alicante a km zero per l’ottimo rapporto qualità prezzo. Migliore decisamente di quello di Nico. Infine ci sarebbe anche Salvo Montalbano. Non avendo rimesso gli orologi la squadra è entrata in campo più tardi, mentre il Bambi ha sfruttato il solito approccio sbagliato per rimettere indietro i contatori. Superato il pericolo Spezia, dopo aver sottovalutato l’importanza di Torreira, adesso il rischio è quello di sottovalutare i cambiamenti climatici che non ci porterebbero un altro Mandragora, ma 12 mesi di Jova beach party. Del resto le alternative a una partita che non mi appassionava molto erano un libro che non mi sta appassionando molto, o guardare una puntata di una serie che non mi sta appassionando molto. Ho puntato tutto sui Viola e Cabral mi ha premiato. Poi se ho capito bene la curva nord dell’Inter ha costretto a uscire tutti i tifosi che non avevano il motorino sulle gradinate. Gioia per ‘sti tre punti un po’ attenuata dall’exploit della Salernitana a Roma che allunga ancora in classifica. Alla fine mi è sembrata come quell’ora in più di sonno che non mi sono fatto, in cambio di una serie infinita di pomeriggi bui. Un po’ mi rincuora il fatto che il pianeta nel futuro sarà un’immensa distesa desertica con un grande Viola Park. La vera storia del quadro al contrario per 77 anni, potrebbe darci un’indicazione temporale di quanto dovremo attendere per vedere finalmente anche la rovesciata di Cabral. Mentre nessuno si è ancora accorto che la Gioconda è l’autoritratto di Leonardo nel periodo in cui beveva il latte di riso. Ho avuto ragione a telefonare al Bambi e a insistere che tornasse dalla sacrestia di Serumido dove era andato a bere per dimenticare il gol di Nzola. Beve perché non riesce più ad assistere a una partita della Fiorentina senza errori difensivi marchiani, che poi fa il paio con l'impossibilità di vedere un film italiano senza Favino.

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