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martedì 11 ottobre 2022

Imbarazzanti


La superficialità con la quale Jovic impatta palloni da scaraventare in gol, è la stessa di chi ha deciso di portarlo a Firenze, a 5 milioni l’anno. Giocatore inverecondo, altri sono scarsi, lui no. Lui è da viale dei Mille. Se proprio dovevamo prendere attaccanti così, tanto valeva prendere Correa che almeno alle brutte poteva essere usato come imperfetto indicativo del verbo correre poetico. Nel viale dei Mille. Dopo questa umiliazione che ha confermato Monza e Salernitana davanti, è sceso in me il silenzio, un silenzio più silenzioso di quello della Camera Anecoica in Minnesota. Talmente silenzioso che ho cominciato a percepire il suono degli organi, del sangue che scorre, del battito cardiaco, il gorgoglio dello stomaco. Non ho resistito più di 45 minuti, comunque sempre più della Viola. Poi mi sono consolato con il mio Bitto d’alpeggio, mentre il Bambi accarezzava i sacchi di pellet nel bagagliaio. Non cerco di spiegare questa partita, che almeno resti incomprensibile. Ad un certo punto ho visto Jovic che mentre correva (si fa per dire) aveva un laser rosso sulla tempia. E lì ho sperato. A questo siamo ridotti. Siamo i nuovi Cosmos. Quando andiamo in svantaggio bisognerebbe che succedesse come quando trovo un buco nei calzini e si riparano da soli se li rimetto nel cassetto. Purtroppo la difesa bucata non si ripara mai. Chi si salva? Nessuno. Malgrado sconfitta e classifica deprimenti rimaniamo grandi maestri nell’assorbire delusioni, siamo spugne emotive. Infatti ho sognato che dovevo fare la pipì ed ho finalmente realizzato il mio sogno da tifoso.

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