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lunedì 3 ottobre 2022

Fiorentina Zero (senza speranza)


Tutto come da copione in mancanza di un campione che sia uno. Se si considerano i giocatori venduti e cosa ci ritroviamo oggi, nel saldo c’è tutta la tristezza, e soldi. Per il padrone. La squadra ha dimostrato meno coraggio di quando torniamo a casa dal supermercato dopo aver preso birre in offerta non indicate nella lista, e aver dimenticato la carta da forno. Non c’è un giocatore al quale aggrapparsi per sperare nella rimonta, e infatti abbiamo smesso di aver paura delle sconfitte da quando abbiamo capito che ci interessava di più il Viola Park, che poi è lo stesso meccanismo delle bombe intelligenti grazie alle quali abbiamo smesso di aver paura delle guerre. A Firenze sentiamo i sintomi dell’ambizione senza avere più ambizione, per esempio ci ammaliamo solo d’influenza, neanche più di Covid. Si vede anche nello spezzone di gioco nel quale Cabral e Jovic sono stati chiamati a dare il loro contributo, si vede che hanno cominciato a lavorare su se stessi, anche se hanno preso subito ferie. Naturalmente non sono solo gli attaccanti il problema, esterni ancora evanescenti, Nico sempre più determinate come Ibra, centrocampo senza scintilla, difesa che qualcosa alla fine concede sempre. E’ finita solo uno a zero ma sappiamo che l’Atalanta ha sprecato ripetutamente il raddoppio. Allenatore in confusione per formazione, cambi, e dichiarazioni post partita. Ma prima di fare critiche e fare incazzare Rocco, gli chiedo dove non abbiamo sbagliato? Già qualche settimana fa accennai al rischio Serie B, che rilancio, oggi però aggiungo anche che una squadra così povera di contenuti potrebbe mettersi a fare musica trap.

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