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giovedì 11 agosto 2022

Confuso e felice


La premessa di oggi è che prima di cominciare a scrivere l’editoriale non ho capito cosa mi sono detto, quindi se metto un culo sono sicuro di non contraddirmi. Intanto arriva Rocco e bisogna sincronizzare i necrologi, e poi il clitoride è nei nostri cuori. Per quelli che usano il termine “generoso” associato al patron del Pollino ricordo che Gesù moltiplicava i pesci ma le salse le faceva pagare a parte. Il Bambi dopo “Narcos”, dopo “Narcos Mexico”, ha iniziato pure “Pablo Escobar el patron del mal”, così dice che gli rimane poco tempo per seguire i lavori del nuovo centro sportivo. A proposito dell’incipit non ricordo se mi sono risposto alla domanda su Gesù nel caso in cui non fosse stato crocifisso, cioè se sarebbe morto serenamente di vecchiaia o sarebbe stato immortale. Forse prima di iniziare a scrivere mi sono detto pure che in una vita passata ero un pornostar disoccupato. Adesso vi racconto di quando il Bambi ebbe una breve relazione con una dei servizi segreti tedeschi, era nel controspionaggio. Lui la conobbe in Santo Spirito, e nessuno meglio di lei riusciva a mettergli le corna, era il suo mestiere e gli riusciva benissimo. Si lasciarono perché lui spacciava, lei faceva quel lavoro, e alla fine dovevano fare tutto in segreto, anche la doccia. Questo editoriale tutto sgangherato non poteva che terminare con un po’ di apprensione pur non essendo un giornalista. Non mi voglio immaginare che il patron del mal scenda dall’aereo e una volta messo piede sul suolo fiorentino si cominci a venerarlo troppo. Intendo che chiunque lo incontri in città cominci a baciarli i piedi, litighi per baciarglieli per primo. Penso che non avrebbe più neanche un momento libero per farsi una sega o guardare un tramonto.

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