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venerdì 29 ottobre 2021

Un calcio senza poesia


Vincere con le squadre meno forti e perdere con quelle più forti (a parte il Venezia) significa che le partite non cominciano più da zero a zero. Diventa un calcio certo come le foglie che cadono in questa stagione. Poi della serie mai una gioia, l’unica eccezione diventa perdere con una meno forte, non vincere con una più forte. Quando mai. Messa così anche la poesia perde il suo fascino, e se adesso domenica vinciamo con la squadra più debole allora mi viene da scrivere poesie tipo


Giorni (titolo)

Lunedì

Martedì….Mercoledì

Giovedì

VenerdìSabatoDomenica


Se è così non ci resta che allineare gli orsetti gommosi e mangiarli almeno per colore. E se continua di questo passo ci ritroveremo a lasciar piovere quando piove. Un po’ come fanno a Prato. Non a caso abbiamo vinto in tutto quest’anno; sport, dolci, panettoni, Nobel per la Fisica, a parte Venezia naturalmente. Ho paura che alla fine saremo costretti a bere pure il vino della casa. Ma qualcosa di incredibile potrebbe ancora succedere, e se accadrà sarà sicuramente Nico Gonzalez che rimane positivo per sempre. Così avrà avuto ragione chi non ha temuto l'investimento per via degli infortuni. Però io sono ancora disposto, per voi, a massacrarmi con una nuova aspettativa irrealistica. Finalone dei finaloni, ma se ogni stagione ha il suo sponsor e le sue maglie, per compensare un calcio che a Firenze fa sempre più fatica a partire dallo zero a zero, domenica dobbiamo scendere in campo con la maglia dell’autunno.


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