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venerdì 8 ottobre 2021

Chissenefrega


Prendendo spunto da una consuetudine napoletana, alla faccia dei razzisti, vi lascio un Vlahovic sospeso. Il Bambi dopo questa ennesima delusione si è augurato almeno di morire in una posizione fotogenica. Mi viene il sospetto che a Bergamo a insultare il serbo fossero i nostri tifosi. Senza centravanti rinnovato è come Fonzie senza giubbotto di pelle. E ogni tanto piove per ricordare al Bambi che sono almeno tre anni che deve cambiare le spazzole dei tergicristalli. Siamo disorientati come i vestiti estivi nell’armadio, ci rimane però la certezza che il vino buono non va mai in down. Ci ho pensato e ripensato, ho fatto considerazioni su considerazioni, ho soppesato i pro e i contro, ci ho bevuto un Syrah dell’Etna e poi ho realizzato che farsene una ragione è facilmente realizzabile tramite l’utilizzo ponderato di una semplice parola: chissenefrega. So bene che qualche purista potrebbe obiettare che in realtà si tratta di contrazione di quattro parole. E chissenefrega delle obiezioni. Si, penso sia che sia peggio quando esci di casa e la pioggia aumenta, smette quando entri in auto e viceversa. Poi si è seduta una suora accanto a me, il Signore vuole dirmi qualcosa. Non so, forse che fare pace col cervello richiede grandi doti di diplomazia. E un cervello. 

 

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