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domenica 10 ottobre 2021

La liberatoria


Per fortuna si ritorna a parlare male di Pioli, sempre meglio che parlare bene di Vlahovic, questa volta in mancanza di morti da ricondurre al secondo posto del Milan si prende spunto dal golden boy rumeno, giocatore che sa tanto di pasticceria vegana, fatta dell’80% di datteri. I gusti non si discutono. L’ottimismo sul giocatore che trasuda oggi dopo il gol alla Germania equivale a lasciare ancora l’ombrellone nel portabagagli. Mentre alla recidiva su Pioli va riconosciuta l’attenuante della FiPiLi, ovvero lo stato confusionale dovuto alla fila tra la Ginestra Fiorentina e Signa che alimenta considerazioni non serene. A tal proposito suggerisco di digitare 3 per dimenticare Pioli. Anche se il campionato del Milan non aiuta, non solo la FiPiLi. So che a volte succede che uno vuole voltare pagina ma quella ti resta appiccicata alle dita. Come a dire di non lasciarla andare. Ci mancava solo l’ultimo gioco terribile di Squid Game dove gli ultimi sopravvissuti devono rileggere tutti i nomi degli allenatori nuovi fenomeni fatti qui sul blog e poi scomparsi nel nulla. Resta la singola giocata, indiscutibile, come l’uva scelta e appesa per il vinsanto. E a proposito di quelli bravi bravi, un cinema pieno al 100% l’ultima volta l’ho visto che davano Il profeta del gol. Se poi riuscissi ad avere anche la liberatoria, magari grazie a questa sceneggiatura geniale che racconta l'intreccio tra il gol del nuovo Baggio e il ceppicone che naturalmente non se lo filava neanche di pezza, mi contatta la Marvel e si compra tutti i diritti.

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