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martedì 19 ottobre 2021

E' tornato lo scoramento


Molto male, sembra già evaporata la Fiorentina di Italiano, chissà se è stata inventata prima la tristezza o la sconfitta contro il Venezia. Le parole del mister risulteranno confuse: squadra vince, non si ferma, non c'è due senza tre, forza quattro, ingrana la quinta, squadra 6 bellissima, settebello, ottovolante, prova del nove. Ma non si salva nessuno, ci aggiungo pure una breve storia triste: dopo aver saputo del no al rinnovo da parte di Vlahovic abbiamo passato due settimane a presentare Kokorin come alternativa da testare, e cosa succede? Si Infortuna in allenamento non rendendosi disponibile. Chi meglio di lui avrebbe potuto giganteggiare in questo ritorno alla delusione? Sulla scorta di quanto visto domenica, cosa augurarsi? Che non tutte le sconfitte vengono per nuocere, il Toro perde ma riempie il pullman di mozzarelle. Forse sono solo una persona complessa, anche se composta da una dozzina di persone facili, ma non accetto la superiorità del Venezia. Fallita l’occasione di agganciare il quarto posto il rammarico più grande è che per guardare la partita poi la luna quasi piena ci rimane male quando non la fotografi. Fa rabbia che sia mancata la rabbia, ma sentire Italiano dire che invece è mancato solo il risultato, probabilmente ci fa capire, che a differenza del Toro, la Fiorentina ha puntato troppo sul vino e poco sui cicchetti (tapas per Odriozola e Callejon) che invece hanno proprio il compito di assorbire il vino. E se Pulgar ricorda per assonanza più le sarde in saor, Italiano ha un bel fegato alla veneziana ha dire che la squadra ha fatto tutto ciò che avevano preparato. Mentre a noi invece non rimane che rodercelo. Complimenti a Zanetti, così abbiamo preso anche il caffè. Amaro.

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