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giovedì 14 ottobre 2021

50 e 50


Ho parlato con un’amica che lavora alla Specola, mi ha detto che le tartarughe giganti vivono così a lungo che riescono a vedere anche il terzo scudetto della Fiorentina. Un’informazione che ho subito girato al Bambi per cercare di scuoterlo, e lui che ha fatto? L'ha preso a pretesto e così la serata è subito diventata ideale per sorseggiare un Pampero su certe sedie di formica di un bar demodé, ricordandosi tutte le volte che si è sentito vincente arrendendosi alle evidenze. E tra le sue qualità migliori quella che ha affinato meglio è la bravura a parlare da solo. A prescindere dal Pampero. Domenica siamo in emergenza, ma invece di pensare alla possibile formazione, a chi farà il regista, si è posto domande di nessuna utilità nell’immediato, tipo perché la gente vuole fare amicizia in treno, quando invece potrebbe pensare ai suoi problemi, o a qualche ricordo guardando fuori dal finestrino. Comunque meglio i discorsi a bischero che andare a menare le mani in qualche manifestazione dove solitamente viene trascinato. Io invece mi sono concentrato su temi di strettissima attualità, e tra la lotta alle rendite, gli ostacoli burocratici, lo spread e molto altro, come si vede bene dalla foto ho cercato di riassumere il tema dei lacci e lacciuoli. Anche se mia nonna diceva “altro che il centravanti”, sosteneva che per vivere bene era necessario il 50% per imparare e l’altro 50% per impanare. A proposito dei ricordi invocati dal Bambi per non parlare con nessuno in treno, guardando fuori dal finestrino, a uno dei semafori del viale dei Mille, mi sono ricordato quando mia madre dava il cencio e dovevo decidere come passare.

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