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venerdì 22 ottobre 2021

Cavolfiorentina


Ho comprato il decoder per mia mamma, ma trovo assurdo che dopo aver speso 50 € si veda ancora Rete4. La buona notizia, un autentico riconoscimento al grande architetto che fu, la comunità sismologica internazionale ha deciso di abbandonare le scale Mercalli e Richter per adottare quelle elicoidali del Franchi. Problema nel problema? Non intendo il turnover senza nemmeno le coppe, mi riferisco invece agli indecisi del Green Pass, perché se aspettano ancora un altro po’ ci ritroveremo per Natale ad assistere all’aumento delle perplessità, si chiederanno di sicuro se dentro il vaccino ci sono l’uvetta e i canditi. E anche il Papa vuole farci intendere che Pioli deve tutto a Ibra. Però, e sottolineo però, la sconfitta Viola ci regala finalmente il ritorno alla tanto agognata normalità. E sicuramente pandemia e vaccino non hanno reso migliore Kokorin. Non so, forse è solo che commetto errori di gioventù a 60 anni. Se c’è un altro che dorme oltre a Barone e Pradè è Staffelli, cosa aspetta ad andare da Wanda Nara? E se proprio devo confessare come ho cercato di combattere la tristezza dovuta alla sconfitta sconfortante, ho bollito un cavolfiore. Funziona. Il problema è che eravamo poeti, santi e navigatori, poi deve essere successo qualcosa se siamo diventati tutti allenatori. Per forza. Questo autunno sembra proprio fatto apposta per uscire fuori ad ammirare il tramonto di noi tifosi stessi. E sarà l’occasione giusta, quella definitiva, per chiarire le differenze che ci sono tra l’amore per la squadra del cuore e quello per la propria donna. Per la quale l’uomo che ama veramente si sveglia anche alle quattro meno un quarto per scrivere un biglietto dettato dal cuore in cui specificare come si vuole tostato il pane.

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