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mercoledì 17 marzo 2021

Le paure di noi Diladdarno


Purtroppo tra poco le Brigate Rosse potranno mimetizzarsi, non ci resta che aspettare Pasqua per il vaccino della Lindt. Già siamo fortemente condizionati noi Diladdarno, il Bambi ieri stava discutendo animatamente con una per un parcheggio in Borgo Tegolaio, era avvelenato, poi si è intravista la vena sulle poppe ed è stato un attimo, come se fosse lobotomizzato, gli ha dato subito ragione e ceduto il prezioso posto. Siamo così fragili da questa parte dell’Arno che ci siamo convinti che l’EMA utilizzerà questi giorni per testare il vaccino sul gatto, sul cane, e poi sul pesce rosso. Giovedì il verdetto. Mentre un tempo erano gnocchi, i nuovi giovedì in cui temiamo che Cuba possa addirittura invaderci. Noi che chiediamo la sospensione in via precauzionale anche della gestione Commisso. Le connessioni Internet qui in San Frediano sembrano risentire della Prandemia, sui siti porno appaiono strani banner con indicazioni del tipo “C’è un vaccino che ti aspetta a due km da te”. In San Frediano i vaccini provocano soprattutto opinioni. Non bastava il lockdown, adesso l’Oltrarno è completamente deserto, la gente è rintanata in casa per paura di passare proprio dove avanza un vaccino. Tra Fiorentina e virus siamo talmente intimoriti che ci fermiamo pure con l’arancione. Il lato mariuolo che è in noi, però, ci ha fatto dire quasi all’unanimità che se fosse per noi basterebbe mettere le dosi di AstraZeneca dentro gli scatolini con scritto Pfizer. Poi all’improvviso il genio che ci contraddistingue dagli altri fiorentini, riaffiorato impetuoso, e dopo una consultazione nel retro del bar Bianchi durata tre ore siamo arrivati all’anima del problema; l’anagramma di AstraZeneca è Catanzarese. Ci dispiace per Rocco ma non vediamo altra soluzione che bombardare il capoluogo di provincia, ma anche fino a Gioiosa Ionica per sicurezza, perché la salute prima di tutto. Noi di San Frediano gli unici capaci di individuare fisicamente i due Amministratori Delegati di AstraZeneca e diramarne la foto. Vino, e poi ancora tanto vino per cercare di superare l’ultima e più gravosa verità che è emersa dopo penose riflessioni; abbiamo più possibilità di sopravvivere ad AstraZeneca che a Rocco Commisso. L’unica voce fuori dal coro quella del Centi, che ancora con il lutto al braccio per la morte prematura del Pizzichi, ha esternato con voce grave “se questi bastardi ci vogliono avvelenare, per me un pacchetto di Pall Mall senza filtro da 20 grazie.

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