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venerdì 26 marzo 2021

La Merkel meglio di noi


Diciamo che questo film dell’horror comincia ad essere lunghetto. Io mi salvo solo perché quando entro in macchina mi tolgo la mascherina solo da un lato come Maverick su un F-14 Tomcat. A proposito di macchine, da quando la passione Viola è scemata, da non confondersi con bischerata, tra le cose che mi fanno più paura ci sono giustappunto quelle macchine con i paraurti consumati. Cosa augurarsi quindi se non che torni pure Conte con le sue dirette Facebook. Sarà che in San Frediano siamo svegli per necessità, si leggono certe cose che noi qui al fronte ci guardiamo per capire come sia possibile, e non mi riferisco alla vicenda dei due fustini al prezzo di uno per i quali si è fatto ingolosire Rocco, ma ai vaccini che invece di essere imboscati ad Anagni potevano semplicemente essere nascosti in Molise. Per celebrare Dante, la parte migliore di Firenze, la crème di cavolo nero insomma, a proposito di Commisso, Barone, e Pradè ieri si è rivolta a loro facendo partire i vaffanculo in terzine (no Biraghi). Tra la Nazionale e Benigni che interpreta il quinto canto dell’Inferno ho scelto di vedere una puntata di “Better Call Saul”. Poi il Bambi si è improvvisato consulente e ha emesso notula di 25.000 € all’azienda di Anagni che custodiva 29 milioni di dosi di vaccino, dopo la verifica dell’avvenuto bonifico gli ha fatto dichiarare che erano per uso personale. Tornando alla Nazionale il problema della sosta è che la squadra non sa più come palesare i propri limiti. Chiudo dicendo che la Merkel ammette di fronte al mondo intero di aver fatto una cazzata mentre c’è chi si arrampica sugli specchi per non ammettere che era vero che con un altro allenatore avremmo lottato per la Champions. Rimane solo il tempo per un’ultima domanda, quella che fece il Bambi alla sua ex, e che per quello diventò tale, c’era ancora Bolatti, la riporto nel caso vogliate anche voi intavolare una discussione costruttiva, priva di filtri, e sintomatico mistero. Lui volle sapere cosa avrebbe pensato di un uomo che ha il bagagliaio dell’auto con cui vi porta fuori a cena che perde sangue.

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